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1° Racconto Fantasy di Gruppo |
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"Cosa direbbe un leone se potesse parlare?" si chiese Meryl mentre, distesa sulla morbida erba verde, accarezzava Taiyou, il suo peloso leoncino, regalo di compleanno di quell'anno da parte del suo vecchio nonno. "Il leone è un animale maestoso... se guardi bene dentro di te, potrai sentire il suo ruggito" le aveva detto quando glielo aveva regalato. Lei sorrise, ricordando la storia che il nonno le raccontava da piccola: uomini e donne che si trasformavano in mezzi leoni, combattendo per la salvezza del mondo... Ora occuparsi di Taiyou era la sua maggiore preoccupazione dopo quella della cura del nonno malato. Si voltò a guardarlo, seduto su una sedia di vimini sotto le fresche ombre degli alberi, che sorrideva nel guardarla giocare con il cucciolo. Quest'ultimo, per attirare di nuovo l'attenzione di Meryl che aveva smesso di accarezzarlo, le diede una piccola zampata sul palmo della mano. La giovane tornò ad accarezzarlo, ridendo a quella richiesta di attenzione quasi umana...
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Re: 1° Racconto Fantasy di Gruppo |
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<< Dì nonno >> chiese la ragazza seguendo con lo sguardo la mano sul morbido pelo << Tu hai mai sentito il ruggito di un leone dentro di te? Non capisco esattamente cosa voglia dire. Cioè,come possono delle persone comuni diventare qualcosa di...di così diverso? >> . L' uomo allontanò la fedele pipa dalla bocca e sorrise. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto avere una risposta pronta a quella domanda,senza esitazioni. Altrimenti non avrebbe dovuto costruire con tanta cura il destino della nipote. Certo non si sarebbe mai aspettato di doverla trovare così presto. Non in quel bel giorno di sole almeno. << Vedi cara >> iniziò << ci sono cose nella vita che possono essere comprese solo con il dovuto tempo. Appena ci imbattiamo in esse ci sembrano oscure, vuote, spesso prive di un senso. Ci sono frutti,come l'uva, che ci mettono molto tempo per maturare,ma una volta trascorso questo si mostrano più buoni di tutti. >>. Meryl rimase a fissarlo per tutto il tempo del discorso, come se quelle parole sgorgassero dalla più nobile e segreta delle fonti. Bere la sua acqua, a quanto pareva, non era un privilegio riservato a molti. << Lo scoprirai da te figliola, col passare delle stagioni vedrai che tutto ti apparirà più chiaro. Prenditi cura di quel cucciolo, lui è tutto ciò che può guidarti adesso. E' tutto ciò che ti serve sapere. >> così concluse e si abbassò il cappello sugli occhi, a nascondere il solco leggero che era nato sulle sue labbra antiche. |
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