Epilogo I


L'Imperatore di Argan osservò soddisfatto l'alta figura di fronte a lui.
Da come ascoltava in silenzio, da come il suo sguardo si era fatto penetrante, astuto, riflessivo, da come poneva domande appropriate di cui poi ascoltava con attenzione le risposte, da come mascherava le proprie opinioni e da come valutava la situazione strategica delle forze in campo, l'Imperatore poteva ormai capire che Gotrek era profondamente cambiato, che il Mago Akula aveva fatto un buon lavoro.
Non solo Gotrek era migliorato dal punto di vista fisico, un gigante di trentacinque anni ormai agile come una pantera, potente come un leone e veloce come un serpente, ma era anche diventato astuto e calcolatore, istruito nella strategia e nella tattica, nelle arti della politica e della manipolazione degli uomini e delle loro volontà.
Il primo dei Guardiani dell'Impero, ed il suo successore nel momento in cui il trono imperiale si sarebbe reso vacante.
Se Gotrek non fosse riuscito a centrare quei traguardi, nei mesi precedenti, Akula lo avrebbe ucciso.
Ma ciò non era successo, e Gotrek era solo il primo di una lunga serie di Guardiani, che presto avrebbero affrontato in battaglia i Paladini della Legione Sacra del regno di Dremlund.
Dragnur era scomparso nel nulla, le sue creature erano state ritrovate pietrificate e la sua fortezza distrutta, diversi mesi or sono.
Ciò, in fondo, non era un male. Era difficile fidarsi completamente di Dragnur. Prima o poi, il negromante avrebbe mirato direttamente al trono di Argan. Diverso, invece, era il caso dei Guardiani dell'Impero, addestrati dai Maghi di Akula.
L'Imperatore non aveva dubbi sulla loro fedeltà, e sul fatto che i Guardiani dell'Impero avrebbero prima ristabilito l'equilibrio nelle sorti della guerra, e poi prevalso sugli avversari.
Bastava guardare Gotrek per capirlo, e vedere il modo in cui ora maneggiava la sua lunga spada .
Con ogni probabilità, Gotrek sarebbe presto riuscito anche a vendicare l'onore della famiglia imperiale, uccidendo l'assassino di suo fratello.
Vendicandosi così del campione della Legione Sacra, del Guerriero soprannominato " L'Immortale".

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